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121-Hermione occulta la stella TYC 1905-00864-1 (2004)

Sezione Occultazioni UAI-AstroCampania

Pagine a cura di Massimo Corbisiero con il contributo della Sezione Occultazioni UAI, IOTA, EAON. Tutte le informazioni sul Copyright sono disponibili alla fine di questa pagina.

Lunedì 16 febbraio 2004 ore 22.28 – 22.31 TU (circa)
121 Hermione occulta la stella TYC 1905-00864-1 in Gemini

AGGIORNAMENTO – UPDATE 12/02/2004, era 08/02 e prima 06/02/2004

Salta l’introduzione e vai ai dati dell’occultazione

Mappa dei limiti nord e sud di osservabilità dell’occultazione

Vai agli ultimi aggiornamenti (8/2/04)

Ulteriori informazioni si possono trovare nel sito della Sezione Occultazioni UAI

Introduzione alle Occultazioni Asteroidali

Come il nome stesso lascia intendere in pratica una occultazione asteroidale è il transito di un pianetino (asteroide) di fronte ad una stella. Per un osservatore sulla Terra, posto in una fascia ristretta di territorio, si tratta di osservare nient’altro che un’eclisse che coinvolge un pianetino e una stella anziché Luna e Sole. Tale transito e’ visibile solo in un unica fascia del territorio, e tale fascia puè essere calcolata più o meno precisamente.
L’imprecisione del calcolo e’ data da due parametri, il primo la conoscenza più o meno precisa della posizione della stella (con il catalogo Ipparcos, questo dato e’ sufficientemente preciso per molte stelle), il secondo é dato dalla conoscenza precisa dell’orbita dell’asteroide stesso. La conoscenza di tale orbita viene migliorata con queste osservazioni. Infatti anche un’osservazione negativa può aiutare a comprendere il moto del pianetino.
Il passaggio del pianetino di fronte alla stella provoca un repentino calo di luminosità della stella stessa; indicando con precisione l’istante dell’ evento e la posizione esatta dell’ osservatore si e’ in grado di calcolare la posizione dell’ asteroide. Con più osservazioni effettuate in contemporanea dello stesso oggetto e’ possibile tentare di ricavarne il profilo in maniera abbastanza precisa.
Come per le osservazioni delle occultazioni Lunari Radenti, e’ molto importante avere una fonte molto precisa per la rilevazione dei tempi (DCF o GPS), e conoscere la posizione precisa dell’osservatore.

L’osservazione di un’occultazione asteroidale (OA), con un cielo scuro e una notevole differenza di magnitudine tra la stella e l’asteroide, è scientificamente importante e dovrebbe essere agevole, in teoria. In pratica, molti osservatori potenzialmente coinvolti in questo campo di ricerca ne restano lontani, a causa di altri fattori che rendono questo lavoro piuttosto complicato. Prima di tutto, la maggioranza delle OA sono influenzate da un alto grado di incertezza riguardo la posizione dell’ombra dell’asteroide che attraversa la superficie della Terra. Ciò è dovuto nella maggioranza dei casi a un basso grado di accuratezza disponibile sia delle coordinate della stella, sia degli elementi orbitali dell’asteroide. La zona di possibile visibilità dell’evento è spesso vasta migliaia di chilometri, e non di rado l’ombra manca completamente la Terra. Inoltre, l’ampiezza del percorso dell’ombra è piccola, di solito alcune decine di chilometri, raramente più ampia di un centinaio di chilometri. Se l’evento si verifica con la stella bassa sull’orizzonte, il percorso dell’ombra si estende su una striscia più vasta di territorio, tuttavia, anche in queste condizioni, la probabilità di riuscita dei tentativi è ovviamente molto bassa, e la possibilità che molti osservatori possano rilevare il fenomeno è più esile. La migliore situazione sarebbe di avere a nostra disposizione dati più accurati in modo da ridurre il più possibile questa incertezza, e da permettere l’organizzazione di una squadra di osservatori nell’ambito della stessa zona definita. Ciò potrebbe permettere di utilizzare eventuali telescopi fissi situati in Osservatori dell’area selezionata, e anche avvantaggiarsi della mobilità degli strumenti portatili, “ riempiendo i buchi” tra gli strumenti fissi e dando forma ad un gruppo razionale di osservatori: qualcosa di simile a ciò che accade durante le spedizioni delle lunari radenti, ma con telescopi molto più separati l’uno dall’altro.
Una tale prospettiva produce le condizioni adatte per centrare il migliore bersaglio: una completa scansione del profilo dell’asteroide, che permette di raccogliere più informazioni su:

  • la posizione della stella,
  • la posizione dell’asteroide,
  • la forma dell’asteroide,
  • gli assi di rotazione dell’asteroide
N.B.: alcuni appassionati desiderosi di partecipare all’osservazione per i quali, però, si tratta della prima esperienza nel campo delle occultazioni asteroidali mi hanno chiesto come fare per poter vedere l’asteroide con il proprio strumento di piccolo diametro. E’ bene sottolineare che non e’ importante poter vedere l’asteroide (alla portata solo di strumenti da 30cm. in su di diametro) ma
è importante osservare la diminuzione di luminosità o la scomparsa della stella che sarà sicuro indice dell’avvenuta occultazione.


Per poter fornire i dati raccolti in maniera coerente occorre che l’osservatore conosca con la maggiore precisione possibile la propria posizione. Si può utilizzare allo scopo un GPS oppure riferirsi alle cartine dell’Istituto Geografico Militare (IGM) alla scala 1:25.000 o alle Carte Tecniche Regionali alla scala 1:5.000. Nel fornire il dato di posizione occorre precisare tra le note dell’osservazione il sistema di riferimento con il quale vengono fornite le coordinate: WGS84 per il GPS e per le tipiche cartine dell’Italia pubblicate dalla De Agostini o European Datum 1950 (su alcune cartine dell’IGM), Monte Mario (sulle vecchie cartine dell’IGM)

 

Occorre, inoltre, avere una base dei tempi affidabile: la sincronizzazione del cronometro deve avvenire tramite il segnale di tempo DCF trasmesso via radio (quello delle sveglie radiocontrollate, per intenderci), oppure tramite il tempo fornito da un ricevitore GPS con l’accortezza di verificare il possibile errore che affligge a volte il dato temporale trasmesso dal GPS (esistono dei siti che forniscono l’informazione e tale attività può essere svolta a posteriori da chi si incarica della riduzione dati). Un ottimo riferimento di tempo è il segnale orario che viene trasmesso periodicamente da Radio 1 o da Radio 2.

Occorre poi disporre di un cronometro, preferibilmente dotato della possibilità di registrare più tempi parziali. Bisogna far partire il cronometro ad un tempo “X” certo (che può essere rilevato da un orologio radiocontrollato, dal GPS oppure dal segnale di Radio RAI) e attendere l’occultazione. Quando questa avviene premere il tasto dei tempi parziali per rilevare il primo tempo e, al secondo evento (la riapparizione della stella occultata) premere il tasto di stop per fermare il cronometraggio.

L’istante esatto dell’occultazione (è superfluo ricordare che i tempi rilevati vanno sempre espressi in TU) viene calcolato aggiungendo il tempo memorizzato dal cronometro all’orario (che avrete debitamente annotato) in cui si è fatto partire il conteggio del cronometro.

E’ bene fare un po’ di esercizio prima della serata fatidica: nella sincronizzazione del cronometro occorre tenere presente il ritardo introdotto dal proprio tempo di reazione che, di rado, e’ inferiore a 4/10 di secondo. A questo si aggiunge anche il tempo di reazione al momento di premere il pulsante del cronometro quando avviene l’occultazione. Questo errore andrà sottratto al tempo che avrete rilevato.

Ad esempio: la sincronizzazione avviene alle 20h 12m 00s (TMEC); il primo tempo rilevato (la sparizione della stella) avviene quando il cronometro segna 2h 24m 18,3s; l’occultazione allora si è verificata alle 

(20 12m 00s) + (2h 24m 18.7s) = 22h 36m 18,3s

Sottraiamo il tempo di reazione (ad es. 0,6s) e otteniamo 22h 36m 17,7s

Aggiungiamo 1h se in orario invernale o 2h se in orario estivo e otteniamo il TU dell’evento.

   

Un blocco note, la scheda per la registrazione dell’evento e un registratore a nastro portatile, devono fare parte della vostra attrezzatura. In particolare il registratore è utilissimo per dettare in tempo reale le note di ciò che state osservando in modo da non avere dubbi nella successiva interpretazione di ciò che si è visto.

N.B.: per chi non dispone di un cronometro come quello sopra illustrato segnaliamo la presenza in alcuni telefoni cellulari (segnatamente conosciamo alcuni modelli Nokia – ad es. il 3510) di un cronometro con precisione del decimo di secondo e con la possibilità di registrare i tempi parziali. Come al solito alcune prove per familiarizzare con questa funzione vanno assolutamente fatte prima del momento fatidico.

Sinora si è parlato di osservazioni visuali. Le migliori condizioni strumentali per l’osservazione di una occultazione asteroidale (ma anche di una occultazione lunare radente) si ottengono disponendo di una telecamera al fuoco del telescopio in grado di catturare l’immagine della stella e (se il telescopio è di diametro sufficiente) anche quella dell’asteroide. Alla telecamera bisogna necessariamente accoppiare un dispositivo in grado di inserire sull’immagine anche il dato del tempo (il cosidetto “Time Inserter”). Tali dispositivi sono però di difficile reperibilità per cui si può ovviare, ad esempio, registrando sul nastro l’immagine di un orologio radiocontrollato all’inizio e alla fine della registrazione dell’evento. A causa, però, delle fluttuazioni del nastro, questo metodo non è completamente affidabile (ma senz’altro meglio che niente) e il controllo del nastro andrebbe fatto accuratamente magari inserendo di tanto in tanto dei segnali sonori allo scattare dei minuti. Per chi sceglie di memorizzare l’evento su PC tramite schede digitalizzatrici ricordo che si deve assolutamente sfuggire dalla tentazione di utilizzare il clock generato internamente dal computer: questo è altamente inaffidabile e può venire rallentato anche dai programmi in esecuzione!!!

L’occultazione di TYC 1905-00864-1

Dall’EAON e dalla IOTA abbiamo ricevuto le informazioni aggiornate sul calcolo della nuova linea centrale prevista per l’occultazione.
Queste informazioni hanno permesso di spostare la linea originariamente prevista leggeremente più a nord coinvolgendo così, in pratica, buona parte dell’Italia centro-meridionale tra le zone di favorevole osservabilità dell’evento.

Per questo chiediamo la collaborazione di tutti gli appassionati dotati di un telescopio di almeno 15cm. di diametro per l’osservazione.

Si riassumono i dati relativi all’occultazione: la stella coinvolta è di magnitudine 9,2 mentre l’asteroide è di magnitudine 13. Si avrà quindi un repentino calo di luminosità della stella (negli strumenti più piccoli la sparizione) della durata massima di 40 secondi.

L’osservazione andrà condotta dal proprio sito osservativo in quanto è importante avere la massima distribuzione degli osservatori sul territiorio in modo da coprire tutti i possibili punti di osservazione: anche un’osservazione negativa è importante perchè permette di stabilire con certezza i limiti nord e sud dell’occultazione e quindi di correggere gli errori delle previsioni.

Riassumendo chi desidera partecipare alle osservazioni deve:

  • possedere un telescopio da almeno 15cm. di diametro
  • possedere un cronometro per l’osservazione visuale oppure
  • possedere una telecamera ed un time inserter per l’osservazione digitale
  • segnalare la propria posizione con un errore non superiore ai 15 metri (con l’ausilio di un GPS o delle cartine IGM) e indicare il dato geodetico di riferimento (WGS84 o ED1950)
  • registrare i tempi dell’occultazione sottraendo da questi il proprio tempo di reazione
  • inviare i dati al coordinatore del progetto.

Tutti i partecipanti verranno inseriti nel report che verrà preparato per la presentazione in occasione del prossimo Congresso UAI e pubblicato sulla rivista Astronomia UAI.

Come già evidenziato, dai dati raccolti si potrà ricavare la forma reale dell’asteroide e non solo.

L’asteroide 121 Hermione è un oggetto abbastanza conosciuto ma con qualche particolarità: di lui si sa già che è un asteroide doppio ma,
per alcune irregolarità osservate, si ha il sospetto che si tratti di un oggetto addirittura triplo.

Infatti alle osservazioni (vedi immagine precedente ripresa dal Keck Telescope) appare come un oggetto bilobato di circa 230 Km. di lunghezza ma si potrebbe trattare di due oggetti separati al di la delle possibilità di risoluzione strumentale. I timing dell’occultazione potrebbero definitivamente sciogliere il dubbio. Inoltre, ad una distanza di circa 800Km., orbita un satellite di circa 17Km. di diametro detto “Hermione B”. Dell’asteroide si conosce all’incirca anche il periodo di rotazione stimato in 5.5 ore

Altro dato importante: la velocità dell’ombra dell’asteroide durante l’occultazione sarà piuttosto lenta (non superiore a 5.3 km/s) cosicchè per le località che si troveranno al centro della linea reale l’occultazione potrà durare sino a 40 secondi, mentre per chi potrà osservare l’occultazione di Hermione B l’occultazione durerà al massimo 3 secondi.

Per Hermione B al momento non si hanno dati molto precisi ma la stima della fascia di osservabilità la farebbe cadere nella Spagna del sud con molte incertezze. Pertanto anche dalla Sicilia e dall’estremo inferiore della Calabria ci potrebbero essere probabilità di osservare l’occultazione da parte del satellite.

Le osservazioni si devono protrarre dalle ore 22.20 alle ore 22.35


Riportiamo le previsioni originali per l’occultazione:

Ecco, invece, le previsioni aggiornate con uno zoom sull’Europa e i dati essenziali dell’occultazione


Quì invece potete trovare le cartine per la localizzazione della stella (prodotte con Guide 8.0)

La stella si trova nella costellazione dei Gemelli circa 4.1° a nord della stella di 3^ magnitudine Epsilon Geminorum

               

Cartine per la ricerca del campo stellare

Campo 20 gradi  Campo 3 gradi Campo 1 grado

 

                                       

I limiti nord e sud di osservabilità dell’occultazione (in giallo la linea centrale)


Coordinate della linea centrale dell’occultazione per le longitudini dell’Italia

Path coordinates:
Centre              Star  Star   Sun      Path Limits           Error Limits
E. Longitude   Latitude      U.T.    Alt    Az   Alt    Limit 1    Limit 2    Limit 3    Limit 4
...................................... shortened .............................................
o  '  "     o  '  "    h  m  s     o     o     o    o  '  "    o  '  "    o  '  "    o  '  "
Latitude   Latitude   Latitude   Latitude
18  0  0    39 45 53   22 28 19    56   264   -62   40 49 50   38 42 17   41 39 58   37 52 53
17  0  0    40  0 31   22 28 33    57   263   -61   41  4 20   38 57  2   41 54 22   38  7 44
16  0  0    40 14 45   22 28 47    58   262   -61   41 18 27   39 11 23   42  8 23   38 22 11
15  0  0    40 28 37   22 29  1    58   261   -60   41 32 11   39 25 22   42 22  1   38 36 15
14  0  0    40 42  5   22 29 15    59   259   -60   41 45 33   39 38 58   42 35 17   38 49 57
13  0  0    40 55 12   22 29 29    60   258   -59   41 58 32   39 52 11   42 48 10   39  3 16
12  0  0    41  7 55   22 29 43    60   257   -59   42 11  8   40  5  2   43  0 42   39 16 11
11  0  0    41 20 16   22 29 57    61   256   -58   42 23 23   40 17 30   43 12 51   39 28 44
10  0  0    41 32 15   22 30 11    62   254   -58   42 35 15   40 29 35   43 24 37   39 40 55
9  0  0    41 43 52   22 30 25    62   253   -57   42 46 45   40 41 18   43 36  2   39 52 43

 


Nella tabella seguente trovate le distanze dalla linea centrale per alcune città italiane

Occultation of TYC 1905-00864-1 by 121  Hermione on 2004 Feb 16
Distance from center of occultation path - in km

Location                             Longitude Latitude   U.T.      Alt  Sun
km                                      o   '    o   '     h   m     o    o
449    Padua,   Italy                  11 52.3  45 24.0   22 30.3   59  -55
402    Milano,  Italy                   9 11.5  45 28.0   22 30.8   61  -54
340    Bologna, Italy                  11 20.5  44 28.1   22 30.3   60  -56
331    Torino,  Italy                   7 41.8  45  4.1   22 31.1   62  -54
200    ----- North error limit -----
113    -- Northern limit --
95     Roma,    Italy                  12 27.1  41 55.3   22 29.7   60  -58
67     Lecce,   Italy                  18 10.5  40 21.1   22 28.4   56  -61
23     Naples,  Italy                  14 15.3  40 51.8   22 29.2   59  -60
0      ----- Central line ----
-113   -- Southern limit --
-200   ----- South error limit -----
-294   Palermo, Italy                   13 21.5  38  6.7   22 29.1   60  -62
-317   Catania, Italy                   15  5.2  37 30.2   22 28.6   59  -63

Cartine dettagliate delle zone interessate dall’osservabilità del fenomeno

            
Sardegna Roma             Napoli             Calabria             Puglia

Buone osservazioni a tutti!!!

Inviate i report all’attenzione di Massimo Corbisiero 

 

ESITO DELL’OCCULTAZIONE: POSITIVO

 

Copyright:

Tutte le pagine relative all’occultazione di 12 Hermione sono realizzate da Massimo Corbisiero in collaborazione con la Sezione Occultazioni della UAI, e con il permesso dell’EAON e della IOTA secondo quanto di seguito specificato.

E’ possibile utilizzare testi e immagini presenti nel sito purchè vengano correttamente citati gli autori delle stesse secondo quanto di seguito indicato.

I testi di introduzione all’osservazione sono di proprietà UAI e parzialmente modificati.

I testi relativi all’osservazione dell’occultazione (con l’eccezione delle tabelle – vedi la sezione CREDITS) sono di Massimo Corbisiero.

Le immagini relative alle cartine dell’Italia per le zone Sardegna, Roma, Napoli, Puglia e Calabria, sono state realizzate da Massimo Corbisiero con il software Mapsource (Garmin @) avvalendosi delle previsioni dell’evento computate da Jan Manek http://mpocc.astro.cz/updates/

La mappa europea del percorso dell’occultazione è generata con il programma WinOccult di David Herald

 

Credits

The chart with 121B possible trajectories : credit to JEAN LECACHEUX (Paris-Meudon and Pic-du-Midi observatories)

Finder chart : credit to EDWIN GOFFIN, edited by EAON (R.D.)

“Snowman” model of the two lobes of 121A : credit to IMCCE, edited by EAON

Deconvoluted image of 121A from Keck telescope : credit to Marchis et al.
http://astron.berkeley.edu/~fmarchis/Science/HermioneKeck/

drawing of Hermione A + B :
Raymond Dusser – credit to EAON, with authorization from IMCCE team

Table with +/-90 and 60km limits : credit to EAON (drawn by R. Dusser)

Table about 121B Jean Lecacheux’s 1st preliminary prediction : credit to EAON (drawn by R. Dusserf)

Shortened time table : credit to EAON (drawn by R. Dusser)

Charts of predictions for Italy :
credit to Eric Frappa, http://www.euraster.net/maps/hermione/
South blue line : credit to Jan Manek’s update
North blue line : credit to Steve Preston’s update