GLI OCULARI:
Gli oculari Widescan Type-III sono prodotti dalla Casa giapponese Kokusai Kohki, ovvero la ben nota T-Japan, della quale conosciamo principalmente gli ortoscopici. Tale ditta produce anche i Widescan, oculari ultra-grandangolari giunti alla terza serie. Questi oculari vengono rimarchiati dall’importatore italiano Unitron, ma sappiate che sono Made in Japan di nome e di fatto. Le focali del test sono 20 e 13mm, ma ci sono anche le focali da 30 e 16mm, il 30 con barilotto 2″.
La realizzazione è tipica giapponese, cioè curatissima. Al solito, il paraluce nel 13mm va ripiegato per godere di tutto il campo, enorme di 84°. Si tratta infatti di oculari che uso molto spesso sul Dobson data la loro “panoramicità” (il 20mm è fantastico), ma che purtroppo pagano pegno nella correzione al bordo, non soddisfacente. Il 20 ha anche una certa cromatica laterale, mentre il 13 soffre di qualche vago riflesso puntando oggetti luminosi. E’ chiaro che hanno dei difetti, altrimenti si chiamerebbero Televue Nagler. Discretamente contrastati anche se non luminosissimi. Niente parallasse, compatibili con la Barlow.
L’estrazione è comoda nel 20, dignitosa nel 13. Il 20mm ha una realizzazione al limite: non è facile progettare un 20mm/84° in un barilotto da 1.25″ e quindi con Barlow/diagonale da 1.25″ si nota una leggera vignettatura a bordo campo, non visibile usando diagonali da 2″.
Usati si trovano mediamente a 90€ per le focali 13-16-20, 120-130€ il 30mm.
PRO:
– 84° di campo
– prezzo allettante
– ben fatti
CONTRO:
– poco corretti
– leggera vignettatura nel 20mm
DATI RILEVATI (13mm):
– Peso: 180g (120g)
– Campo apparente: 84.4° (84.7°)
– Field stop: 25mm (14mm)
– Estrazione: 12mm (7.5mm)
Test eseguito da Mirko Capuano ( http://mkastropage.altervista.org/ )