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Costellazione del Mese      “La Vergine”

Osservando da un luogo dove non vi siano troppe luci a darci fastidio volgiamo il nostro sguardo verso l’orizzonte Sud-Est e partendo dal basso alziamo gli occhi di non molto  ( 25-30 gradi ) , noteremo una stella bianco-azzurra luminosa quanto basta e isolata dalle altre, staremo osservando Spica la stella principale della costellazione della Vergine.

La Vergine è una delle 12 costellazioni zodiacali per cui in essa transita il Sole durante l’autunno.
La presenza delle sue stelle a Est – Sud Est in prima serata ci indica che siamo in primavera.
Storicamente la costellazione è stata associata al periodo dei raccolti, come la mietitura (da cui deriva il nome della stella “Spica”, visibile dopo il tramonto verso Ovest in estate)

Costellazione della Vergine
Cartina del cielo alle ore 22:30  del  1/05/2012   –  elaborazione  Cartes du Ciel

Questa costellazione si trova lontano dallo “spolverio” delle nubi interstellari e delle centinaia di migliaia di stelle della nostra Via Lattea , si trova quindi in una zona di cielo ideale per osservare l’universo profondo come le galassie e gli ammassi di galassie lontanissimi dalla Terra.

Stelle Principali:

α Virginis (Spica) è la stella più brillante; rappresenta una spiga di frumento in mano alla Vergine;

ha magnitudine 0,98 ed è la quindicesima stella più luminosa del cielo. Il colore azzurro intenso ci indica un’altissima temperatura superficiale, infatti è una stella molto luminosa in termini assoluti ma è discretamente lontana essendo distante da noi 262 anni luce.

γ Virginis (Porrima) è una stella di colore giallastro, di magnitudine 2,74; dista da noi appena 39 anni luce ed è una stella doppia: la compagna ha magnitudine 3,68.

ε Virginis (Vindemiatrix) è una stella gialla di magnitudine 2,85, distante 102 anni.

Pianeti nella Vergine

Come tutte le stelle di prima grandezza Saturno è facilmente visibile , e questo mese il pianeta inanellato è in opposizione proprio nella Vergine il 4 di aprile; questo significa che sarà visibile tutta la notte dal tramonto all’alba e quindi comodamente osservabile già nella prima parte della notte.

Il pianeta gigante e gassoso forma un triangolo con assieme a Spica e Arturo (di colore arancio è la stella principale della costellazione di Botte/il bifolco) e lo potremo facilmente distinguere tra le stelle che brillano anche per la sua luce ferma e di colore giallino.

La visione degli anelli inizia ad essere sempre più favorevole con la possibilità di osservare  bene la sottile striscia nera, la cosiddetta divisione di Cassini, che separa i due anelli principali A e B. .

Oggetti di profondo cielo

Nella parte settentrionale della costellazione , circa 5° a Ovest della stella  ε Vir (Porrima), vi è

l’ammasso di galassie della Vergine ,  uno dei più ricchi e più vicino alla Via Lattea: si trova a 55 milioni di anni luce da noi. Esso contiene almeno 2500 galassie, per lo più spirali e irregolari, ed è al centro di una concentrazione di ammassi che prende il nome di Superammasso della Vergine.

Tra le principali galassie  M49, una galassia ellittica visibile anche con un binocolo in condizioni ottimali,  M58, una galassia spirale, e la favolosa M87 (ellittica gigante, e famosa radiosorgente),

sono perfettamente visibili come delle macchie chiare con un piccolo telescopio sotto cieli limpidi e bui di montagna

M87  è una delle galassie più grandi conosciute e domina l’Ammasso ; potrebbe possedere 15.000 ammassi globulari e dal suo nucleo parte un potente getto di materia, probabilmente generato da un buco nero supermassiccio.

Nella parte meridionale della costellazione , abbiamo una notevole galassia solitaria,  la Sombrero M104; si trova a circa 10° a est-sud-est di Spica, , quasi al confine con il Corvo. È una delle galassie più fotografate del cielo, nonché una delle più note e delle più osservate, specie in ambito amatoriale.

 

Mitologia

Rappresentazione della costellazione della Vergine

La costellazione della Vergine, l’ unica costellazione femminile dello Zodiaco, venne rappresentata sin dall’ antichità con diverse figure divine a seconda del luogo di provenienza.

Una di queste è quella per cui si potrebbe attribuire alla Dea Demetra dea del frumento, figlia di Crono e Rea. Si narra che sua figlia Persefone venne rapita da Ade, il dio degli inferi, il quale la fece sua regina. Demetra dopo aver girato in lungo e in largo la terra chiese aiuto all’ Orsa maggiore la quale la mandò dal sole che le disse tutta la verità. Demetra chiese allora a Zeus, padre di Persefone di ordinare a suo fratello Ade di restituire la ragazza . Lo scaltro dio della morte aveva fatto però mangiare un chicco di melograno alla ragazza, che per questo, da allora in poi era vincolata al mondo dei morti. Zeus propose allora un compromesso: Persefone poteva trascorrere i quattro mesi invernali con Ades, e gli altri otto, in cui il clima è più mite, con la madre. (fonte leonardoscienze.it)

Antonio Catapano  –  3/05/2012

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