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Costellazione del Cane Maggiore    di Antonio  Catapano : catapano_a@astrocampania.it
Durante i mesi invernali a partire da Orione e prolugando le tre stelle della sua cintura arriveremo agevolmente alla stella più luminosa del cielo: la fulgida Sirio  che risplende in queste  fredde e terse serate. Ci troviamo nella costellazione del Canis Major (Cane Maggiore), un’ estesa costellazione visibile agevolmente dal sud Italia, data la sua declinazione australe .

A est la costellazione si estende nella debole Via Lattea invernale dove proseguendo verso la Poppa arriviamo agli ammassi aperti M46 e M47, 4 gradi a Sud di Sirio troviamo il notevole ammasso M41 mentre a Sud della Epsilon osserviamo ai larghi ammassi Cr132 e Cr140.

Costellazione del Cane Maggiore

 
Rifierimenti per le stelle invernali

 
Le stelle
La Alfa Canis Majoris è Sirio di magn. -1,46 è tra le stelle più vicine a 8,8 anni luce di colore bianco azzurro, ha per compagna una debole stellina da 8,7 magn. che è una nana bianca di nome Sirio B che ogni 50 anni a 10″ quando è possibile distinguerla dall’abbagliante luce della Alfa (come nel 2025) .
La Beta è Mirzam di magn. 2, leggermente variabile : oscilla tra la 1,93 e la 2 in 6 ore.E’ una  stella blu molto calda ed è molto lontana , circa 500 a.l.
Epsilon o Adhara è di magn.1,5 , è una super gigante blu luminosissima, con una debole compagna da 7,8 magn.
Zeta o Furud è una interessante stella binaria, di magn. 3 , osservata  con un binocolo o un piccolo telescopio, vediamo una piccola compagna, di magn. 7. , il sistema stellare  è a 336 a.l.
Omega è una stella variabile  di classe “variabili Gamma Cassiopeiae”  abbastanza rara, la sua luminosità oscilla  tra 3,6 e 4,2 in un giorno.
 
Oggetti Deep Sky
Questa zona di cielo contene moltia mmassi aperti composti da giovani stelle , in particolare M41 è molto luminoso che in condizioni favorevoli, può essere osservato ad occhio nudo, ed è composto da circa 150 stelle,  a più di 2000 anni luce .
Open Cluster  M 41   m: 4.50    06h46m33.41s    -20°45’59.6″     Dim: 38.0 x 38.0′     150 componenti di magn. 13
Open Cluster   Cr 132    m: 3.60    07h15m54.45s   -30°42’29.8″    Dim: 80.0 x 80.0′
Open Cluster   Cr 140   m: 3.50    07h25m00.19s   -31°52’38.6″     Dim: 60.0 x 60.0′
( entrambi nel ciuffo della coda del cane ; visibili ad occhio nudo )
Open Cluster   NGC 2439   m: 6.90    07h41m18.56s   -31°43’54.1″    Dim: 10.0 x 10.0′   nella costellazione della Poppa
Open Cluster   NGC 2204   m: 8.60    06h16m03.87s   -18°40’27.5″   Dim: 13.0 x 13.0′  (a 1,5 gradi a Ovest della stella Beta)
Open Cluster  Cr 121   m: 2.60   06h56m50.23s   -24°45’10.5″    Dim: 50.0 x 50.0 ‘  con 27 componenti
 
MITOLOGIA
Cane Maggiore in Uranographia di Johann Bode.

Il nome Sirio viene dalla parola greca seiros che significa «che fa appassire» o «che inaridisce», molto appropriato per una cosa così splendente. Ai tempi dei Greci il suo sorgere all’alba proprio prima del Sole segnava l’inizio della parte più calda dell’estate, un periodo che da allora si chiamò Giorni del Cane (giorni canicolari). «Abbaiando lancia fiamme e raddoppia il caldo ardente del Sole» disse Manilio, esprimendo l’opinione dei Greci e dei Romani che quella stella fosse portatrice di gran caldo. Lo scrittore dell’antica Grecia Esiodo parlò di «teste e membra essiccate da Sirio», e Virgilio nelle Georgiche disse «la torrida Stella del Cane spacca i campi».
 Antonio Catapano   18/01/2012