AstroCampania ETS

l'astronomia amatoriale in Campania

OLYMPUS DPSR 10×50

IL BINOCOLO:
Il binocolo che ho comprato in sostituzione di quello cinese che avevo in precedenza, è un Olympus DPSR 10×50. Per chi non se ne intendesse di binocoli , “10” indica gli ingrandimenti (x) forniti dal binocolo, mentre il “50” indica il diametro degli obiettivi.
La serie di binocoli della Olympus denominata DPSR è molto particolare; infatti questi binocoli utilizzano obbiettivi asferici al fine di ridurre il cromatismo e l’aberrazione sferica per definizione, oltre ad utilizzare oculari con vasto campo apparente (dichiarato di 65°).
Osservando il binocolo esternamente non appaiono imperfezioni costruttive, anzi è costruito molto bene. Spicca altresì la colorazione violacea del trattamento su tutti i componenti ottici del binocolo. Il trattamento dichiarato è il Fully-Coated.
Il diametro delle lenti di campo dei due oculari è di circa 20mm, l’estrazione pupillare è dichiarata al valore di 12mm (ci stanno tutti), mentre la pupilla d’uscita, essendo il binocolo un 10×50, è di 5mm.
Il peso è di 810g.
MESSA A FUOCO:
La messa a fuoco dell’Olympus DPS-R 10×50 è decisamente buona. Assai demoltiplicato, il comando si rivela anche molto morbido. Direi che il fuoco lo si raggiunge con precisione micrometrica. Presente anche la regolazione diottrica sull’oculare destro per adattarsi a tutti i tipi di osservatori.
VERIFICA ABERRAZIONI:
Sfocando Arturo (Alfa Bootis) gli anelli all’interno della figura di diffrazione sono ben visibili con spazi neri che stanno ad indicare un buon contrasto e fortunatamente, un binocolo collimato. Gli obiettivi asferici svolgono a dovere il proprio lavoro.
Purtroppo gli oculari peggiorano un po’ il quadro. Il campo reale dichiarato è di 6.5°; visto che sviluppano 10x, ne risulterebbe un campo apparente di 65°. All’atto pratico, non ho rilevato differenza alcuna fra un oculare Meade 5000 da 60° (veri) e gli oculari di questo binocolo. Il campo reale andrebbe dunque ridimensionato ad un più probabile valore di 6.0°, o se preferite, 60° apparenti. Rimane un valore più che buono, ma ho preferito comunque puntualizzare questo aspetto.
Osservando il paesaggio terrestre risulta piuttosto evidente una certa distorsione, visibile oltre i 3/4 circa del campo apparente. Per finire, osservando la Luna c’è più di qualche immagine fantasma…
LE PRESTAZIONI:
La prima luce di questo binocolo è avvenuta nel lontano 2001 a Taormina, in provincia di Messina. Ricordo di aver osservato a tratti l’ammasso M53 in CVn. Tuttavia un binocolo da 50mm è lo strumento ideale per chi volesse avvicinarsi all’astronomia senza spendere un’esagerazione, decisamente più consigliato di un mini-rifrattore da 60mm a montatura altazimutale, che per fortuna oggi pare sia andato un po’ fuori moda. Oltretutto, anche con telescopi molto aperti + oculari lunghi, è difficile raggiungere 5mm di pupilla d’uscita, segno di una notevole luminosità. E questa è una delle caratteristiche peculiari di un binocolo.

OLYMPUS 10x50

Le immagini di campi stellari sono molto puntiformi e la visione risulta nel complesso molto gradevole, tipica di strumento a lenti…Osservando sotto cieli di montagna (M.Zurrone,ca. 1700mt), in presenza di Luna nuova, un binocolo da 50mm come questo è in grado di mostrarvi senza problemi immagini dei più famosi oggetti deep. Alcuni esempi sono la Nebulosa Laguna M8 e più alto la Trifida, parecchi ammassi aperti/globulari nella coda dello Scorpione, il Doppio Ammasso del Perseo, lo stesso M13 in Ercole appare come un fiocchetto chiaro ben distinto.
Anche M31 e M42 sono ben visibili da cieli cittadini.
A tratti sono stato capace di distinguere la sagoma di M27 nella Volpetta da un cielo praticamente nero come la pece. Vuoi il cielo incredibile (fra i pochi in Italia), vuoi l’assenza di Luna, è un risultato ragguardevole per un 50mm.
Nelle osservazioni terrestri, dieci ingrandimenti si reggono facilmente in mano senza eccessive vibrazioni, ma in uso astronomico è decisamente consigliabile non andare oltre questa soglia di ingrandimento (a meno di non usare un apposito treppiede, ma poi scende la praticità del binocolo!), pena la visione di tante piccole tracce di luce al posto delle stelle…
Probabilmente un binocolo 7×50 è ancora il più indicato per l’osservazione astronomica.
CONCLUSIONI:
Non male questo Olympus DPS-R 10×50. Si dimostra ben costruito con rivestimenti di gomma molto piacevoli al tatto, e gli obiettivi hanno delle buone caratteristiche, e si esprimono perfettamente in campo astronomico. La messa a fuoco è infine davvero azzeccata. Peccato per gli oculari affetti da un po’ di distorsione e da riflessi interni, ma al prezzo cui l’ho pagato (circa 50€ nel 2001), è difficile pretendere di più. Ricordate: per avere qualcosa in più, bisogna spendere molto di più.
RIASSUNTO DEL TEST:
CONTRASTO: Buono
ASTIGMATISMO: Non rilevato
DISTORSIONE ANGOLARE: Sensibile / Percepibile a circa 3/4 del campo apparente
CROMATICA LATERALE: Non rilevata
IMMAGINI FANTASMA: Presenti
CAMPO APPARENTE: Molto Buono / Una stima oggettiva si aggira sui 60°
ESTRAZIONE PUPILLARE: Buona
DESIGN E COSTRUZIONE: Ottimi
RAPPORTO QUALITA’/PREZZO: Buono
NEL COMPLESSO: Buono
Test eseguito da Mirko Capuano ( http://mkastropage.altervista.org/ )