Un altro risultato scientifico è stato ottenuto dall’associazione Astrocampania ETS, si tratta di un violentissimo flare generato da una stella di classe M, nell’ambito della ricerca asteroidi del progetto di Citizen Science della IASC ( Nasa partener)
Durante la nostra attività nel gruppo di ricerca asteroidi su immagini della IASC il nostro Antonio Catapano ha notato un oggetto che certamente non poteva essere un asteroide. Una stella come tante ha mostrato un repentino calo di luminosità fino alla completa sparizione nel giro di appena 53 minuti, tornando quasi all’invisibilità che la caratterizzava nel primo frame della gif. Abbiamo subito chiesto al gruppo IASC, guidato dalla dottoressa Cassidy Davis della Hardin-Simmons University, cosa potevamo aver visto. Stando al prof. Miller, direttore del progetto, si tratterebbe di un violentissimo flare generato da una stella di classe M, stelle piccole e fredde che costituiscono i tre quarti della popolazione stellare dell’Universo.
Confronto tra l’immagine a sinistra: ripresa quando la stella era alla massima luminosità e a destra l’immagine repertorio da Panstarrs DR1 ( Ernesto Guido ).
Il meccanismo che dà origine a questi fenomeni potrebbe essere assimilabile ai brillamenti solari. La particolare intensità di questi sarebbe correlata a quella dei campi magnetici di queste stelle. Esistono anche ipotesi differenti che tirano in ballo compagni planetari o stellari e l’interazione dei campi magnetici di quest’ultimi.
Il risultato è un’esplosione che, secondo il professor Miller, è capace di cancellare la vita eventualmente nata sui possibili pianeti in orbita attorno alla stella generatrice: un evento di livello estintivo, come si dice in questi casi.
Rappresentazione artistica di una giovane nana rossa che spazza via l’atmosfera di un pianeta con un super brillamento. Crediti: Nasa, Esa e D. Player (Stsci)
C’è ancora tanto da capire lassù e ogni tanto ci si imbatte in oggetti capaci di conservare il loro misterioso fascino.
Cieli sereni
by Giuseppe Ruggiero (responsabile del gruppo ricerca Iasc di Astrocampania), Antonio Catapano membro del gruppo di Ricerca AC.
Approfondimento sulle stelle di tipo M
“https://www.media.inaf.it/2018/10/18/super-brillamenti-esopianeti/”
Rappresentazione artistica di un pianeta potenzialmente abitabile orbitante attorno a una stella M. Crediti: Eso/M. Kornmesser
https://www.media.inaf.it/2024/09/10/la-rivincita-delle-stelle-m/