Ancora una volta il gruppo ricerca di AstroCampania è stato incredibilmente bravo e rapido nel cogliere l’attimo in cui l’universo da sfoggio di tutta la sua potenza.
https://gcn.nasa.gov/circulars/38768
I GRB, Gamma Ray Burst (esplosioni di raggi gamma), sono stati un enigma per decenni dalla loro scoperta avvenuta nel 1967 fino agli anni ’90, quando grazie al Satellite Italiano con partecipazione olandese “Beppo Sax” dal nome dall’astrofisico Giuseppe Occhialini detto Beppo, si riuscì a localizzare con ragionevole precisione la provenienza extragalattica di queste sorgenti improvvise e dalla breve durata. In quell’occasione, fu possibile per la prima volta raccogliere la controparte ottica del segnale e identificare la sorgente in una galassia distante 6 miliardi di anni luce. Oggi, grazie anche a successive missioni, SWIFT e Fermi in particolare, sappiamo molto di più su questi fenomeni e sulla loro genesi.
I raggi gamma rappresentano la parte più energetica dello spettro elettromagnetico e sono generati da immani catastrofi cosmiche seconde per potenza solo al big bang.
La durata dei lampi varia da pochi secondi a diversi minuti. Durante questo brevissimo lasso di tempo, viene rilasciata un’energia pari a migliaia o decine di migliaia di volte l’energia che rilascia una stella come il Sole in 10 miliardi di anni.
Gli eventi all’origine dei GRB sono diversi e ognuno con le proprie peculiarità.
Si va dalla fusione di due stelle di neutroni (evento associato alla comparsa di una Kilonova), a quella tra una stella di neutroni e un buco nero. In entrambi i casi, vengono altresì generate onde gravitazionali.
Altro evento associato ai GRB, è la nascita di un buco nero (in alcuni casi anche una Magnetar) a seguito del collasso gravitazionale di una stella molto massiccia, almeno 30 masse solari, giunta al termine della propria esistenza per esaurimento del combustibile. In questi casi, riscontriamo una Ipernova o una Collapsar e la radiazione che giunge e noi è quella emessa dalla materia residua sfuggita al collasso gravitazionale dopo essere stata accelerata a velocità relativistiche.
Mi piace infine evidenziare, che questi eventi eccezionali sono le uniche occasioni in cui l’universo è in grado di generare metalli preziosi come oro e argento nonché tutti gli altri elementi pesanti della tavola periodica.
Alcuni record sui GRB:
il più distante: 13,03 miliardi di anni luce – GRB 090423;
il più luminoso: magnitudine 5,3 – GRB 080319B
il più energetico: 9.000 supernove tipo Ia (una supernova di questo tipo è quasi 5 miliardi di volte più luminosa del Sole) – BOAT 221009A
Che dire, bravi, davvero bravi!