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Costellazione di ORIONE  di Antonio  Catapano : catapano_a@astrocampania.it

L’inverno alle porte  viene annunciato dal sorgere in serata della maestosa costellazione del Gigante Orione .
E’ facile riconoscerla anche dalle città grazie alla sue luminose stelle e dalla forma a “clessidra” .
Non è  una costellazione zodiacale ma è di riferimento e altrettanto nota al grande pubblico come l’orsa maggiore;  culmina al meridiano Sud alla mezzanotte di metà di dicembre ed è visibile per tutta la lunga notte invernale (che dalle latitudini del sud Italia dura circa 15 ore) .
Tra le sue stelle principali  spiccano le tre stelle allineate a formare la cintura  del gigante Orione che sono prprio a cavallo dell’equatore celeste.

costellazione di Orione

E’ una zona di riferimento per le costellazioni invernali: a nord-ovest Aldebaran e il Toro, che confina con le stelle che formano lo scudo del gigante, a nord-est Castore e Polluce dei Gemelli , a nord Capella con l’Aurga, a Sud – Est sorge il Cane Maggiore con la stella Sirio e Procione a Est .

Rifierimenti per le stelle invernaliil sorgere della Costellazione di Orione

 

Stelle principali

alfa Orionis – Betelgeuse : la spalla destra del gigante, è una super gigante rossa di magn. 0,50 la cui grandezza ingloberebbe l’orbita di Venere.

beta Orionis – Rigel :  il ginocchio sinistro, è una  super gigante blu, di magnitudine 0.2 estremamente luminosa e calda.

gamma Orionis – Bellatrix : la spalla sinistra  detta “la donna guerriera”, è una stella bianca di magnitudine 1,64

kappa Orionis – Saiph  : il  ginocchio destro, è una  stella azzurra di magnitudine 2,06

delta Orionis, epsilon Orionis e zeta Orionis (Mintaka, Alnilam e Alnitak) compongono la “Cintura di Orione”.

lambda Orionis – Meissa : rappresenta la testa di Orione;

 

oggetti DEEP SKY

Regione di M42 e M43  di  Giovanni Paglioli e Beniamino Postiglione con Vari strumenti  e  Combinazione di foto chimiche e riprese ccd Data immagini acquisite nel corso di 12 anni Si tratta di un collage che vede oltre 150 min di pose chimiche e oltre 120 di pose ccd compositate insieme

Grande nebulosa di Orione M42 , al cui centro vi è un sistema stellare Theta Orionis coposto dal famoso trapezio dalla posizione delle 4 stelle principali che sono proprio la causa dell’ eccitazione dei gas che compongono la nebulosa e la fanno rispledere: essa è solo una parte di una immensa nube molecolare che ricopre la maggior parte della costellazione e la cui distanza è stimata in 1600 a.l.. E’ un oggetto molto brillante e s può osservare anche in piccoli telescopi anche da luoghi non molto bui.

 

Regione di Alnitak , che comprende : la Nebulosa Fiamma ( Flame nebula ) e la Nebulosa  testa di cavallo (Horse Head Nebula) o Barnard B33 che è una zona oscura della nebulosa IC 434 intorno allastella Zeta. ed è visibile solo fotograficamente abbastanza semplicemente.

Regione di Alnitak – Flame nebula e Horse Head Nebula   – di  Donato e Gianluca Ciracì , Telescopio Pentax 75 SDHF on Skywatcher Eq6 mount ; Ripresa Sbig ST8300; guide with Mz-5 and OAG Cava dei Tirreni (SA)  – Data 04/05-10-10 LRGB= L:Ha; R:Ha; G: (Ha + B); B

Mitologia

Orione – mitologia

Questa costellazione fu dedicata dai Greci al gigante cacciatore Orione: secondo la leggenda mitologica , egli si vantò con Artemide, dea della luna e della caccia, e con la madre Gea (Terra) di essere il più abile cacciatore e di poter ammazzare qualsiasi bestia sulla faccia della terra. Allora Gea indignata per la sua presunzione fece apparire da una spaccatura del terreno uno scorpione che pungendolo lo ferì mortalmente.

 

Antonio Catapano  7/12/2011

catapano_a@astrocampania.it

AstroCampania  – sezione Stabia-Penisola Sorrentina

(le foto sono tratte dalla galleria fotografica di AstroCampania)